Non esiste una formula magica per il benessere.

Possiamo trovare numerosi suggerimenti su come condurre una vita serena, come mantenerci in forma e come riposare la mente, ma la vera chiave del benessere è troppo individuale per essere generalizzata. Se tuttavia non esiste una formula standard da mettere in pratica, esistono strumenti utili a comprendere meglio quale sia la soluzione giusta per noi, perché ricordiamoci che la regola principale è una sola: il cambiamento parte da noi stessi. Come ci si approccia, dunque, a questa metamorfosi?

Imparando ad ascoltarci e portando attenzione a quello che facciamo.

Solo così potremo davvero sapere cosa sia giusto per noi e volgere consapevolmente verso il benessere del nostro corpo e della mente.

Tra queste tecniche di approccio a una maggiore consapevolezza di noi stessi troviamo la Mindfulness.

Ansia, disturbi psico-fisici legati allo stress, il dolore cronico, sono solo alcuni esempi di patologie che possono trarre beneficio da questa pratica. A riprova che il cambiamento e il benessere partono dalla mente ed è lì che bisogna agire.

Ne parliamo con Stefania Caneparo, psicologa, e Gabriella Braggion, assistente sociale: due professioni a continuo contatto con la sofferenza; due professioniste che hanno saputo conciliare le tecniche professionali e metodi alternativi per aiutare le persone a superare le difficoltà attraverso un cambiamento interiore.

Gabriella e Stefania, venite da un background professionale diverso, ma per molte cose affine. Cosa vi lega nella Mindfulness?

Il nostro percorso professionale è un percorso diverso per gli strumenti che utilizziamo e per l’approccio che abbiamo con la persona, ma quello che ci accomuna è la finalità del lavoro: il benessere della persona. E questo è quello che ci lega anche nella Mindfulness.  Questa approccio diventa uno strumento per far stare bene le persone e per modificare il modo in cui percepiamo noi stessi e il mondo esterno.

Stefania, parliamo un po’ di psicologia: perché la Mindfulness? Quali meccanismi psicologici genera e quali sono i benefici?

Mindfulness significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante (Kabat-Zinn, 1994). Si tratta, dunque, di un processo che coltiva la capacità di portare attenzione al momento presente, consapevolezza e accettazione del momento attuale (Hanh, 1987).  La Mindfulness e la psicologia,​ ​in particolare con la psicologia cognitivista, hanno in comune un interesse per il ruolo che i nostri pensieri giocano sulle emozioni e sul comportamento. Questo approccio nasce per aiutare le persone con disturbi depressivi e ansia a realizzare una trasformazione nella loro relazione con i pensieri, con le emozioni e con le sensazioni fisiche​ (Segal et al., 2013).

​In altre parole, lo scopo è insegnare alle persone una nuova relazione con il proprio corpo e le proprie esperienze, che permetta loro di fare un passo indietro rispetto alle risposte automatiche e quindi li protegga da quei circoli viziosi che comportano il rischio di ricadute. L’intento ​non​ è quello di escludere dalla mente tutti gli stati negativi, ma di evitare che diventino stabili quando si presentano. Questa disciplina è attualmente sostenuta dalla ricerca internazionale. Le ricerche in ambito delle neuroscienze hanno dimostrato che la pratica della Mindfulness può indurre una modificazione (neuroplasticità) delle aree prefrontali del cervello che si riorganizzano in modo da reagire più positivamente a qualsiasi fonte d​i ​stress.

Benefici Psicologici:

  • permette un maggiore accesso alle risorse interiori
  • aiuta le persone ad ​adattarsi in situazioni incerte e instabili
  • sviluppa la ​responsabilità personale
  • aumenta la capacità di ​focalizzare l’attenzione
  • promuove un ​atteggiamento non giudicante
  • si è dimostrata significativamente utile nella ​gestione di molti stati psicopatologici​ (​depressione, ansia, panico, disturbi del sonno e del comportamento alimentare​, …)

Benefici Relazionali:

  • aumenta ​l’apertura mentale e la capacità di ascolto​
  • stimola una maggiore attenzione alla qualità nella relazione
  • alimenta ​curiosità, fiducia ed empatia
  • permette un ​maggiore equilibrio emozionale​ nel non lasciarsi trascinare dalle emozioni ma poterle gestire senza mettere in atto strategie disfunzionali
  • previene il rimugino patologico ​e i comportamenti impulsivi

La Mindfulness è una disciplina per tutti? Esistono casi in cui è sconsigliata? 

Non bisogna pensare che la Mindfulness sia una cura a tutti i mali adatta a tutte le persone. La Mindfulness è uno strumento, una tecnica e come tale va applicata per uno scopo.  Questa tecnica si è dimostrata efficace per il miglioramento dell’ansia, del tono dell’umore e della qualità della vita. ​Si è dimostrata molto efficace ​per la gestione dello stress​, la prevenzione delle ricadute della ​depressione​ e ​il dolore cronico​ (in termini di forte riduzione del dolore percepito). La Mindfulness, inoltre, è utile per sviluppare la resilienza.

Non è una tecnica da utilizzare come risposta aspecifica per la cura di disturbi psichiatrici conclamati. 

Gabriella, cosa ti ha fatta avvicinare alla Mindfulness?

Il lavoro come assistente sociale e come facilitatore di gruppi di auto-mutuo aiuto è legato molto alle emozioni delle persone assistite; di frequente persone disperate che decidono di chiedere aiuto quando c’è la sensazione che, ormai, ci sia poco da riparare. Persone abbandonate dalle emozioni positive e in balia di una serie di sensazioni di disperazione, sole, isolate dalla famiglia e incapaci di rialzarsi.  Se solo bastasse un intervento economico o un tetto dove dimorare sarebbe risolto tutto in poco tempo, ma spesso non è così, sono solo piccoli aiuti in mezzo a un mare di pensieri sbagliati, azioni non ponderate o agite senza il controllo delle emozioni. Nel mio lavoro ho sempre cercato una soluzione che potesse essere veramente efficace, perché le persone possano finalmente svoltare l’angolo della disperazione e abbiano “la traccia” di una vita diversa. La Mindfulness si è rivelata, appunto, l’opportunità che stavo cercando per creare quella consapevolezza che ci sia qualcosa che possa gettare le basi per un cambiamento duraturo e costante, sperimentandone la potenza prima di tutto su di me e poi proponendolo ad altri. Poi, sta alle persone accogliere l’opportunità di un cambiamento! Ma, mi piace dare questa possibilità di una vita diversa, affinché non sia sprecata.

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