Che cos’è la stimolazione cognitiva?
La stimolazione cognitiva è una forma di intervento non farmacologico, che ha come obiettivo l’allenamento o il potenziamento di alcuni aspetti legati al proprio funzionamento cognitivo. Infatti il cervello, come il resto del corpo, va incontro ad un processo di invecchiamento e alcune funzioni cognitive, tra cui attenzione, memoria e linguaggio, possono subire un declino. Il concetto di “invecchiamento” non si esaurisce però con l’età, bensì risulta strettamente legato a diversi fattori come la predisposizione genetica e l’esposizione a fattori ambientali e contestuali precipitanti, tra cui stili di vita salubri.
Risulta di fondamentale importanza, dunque, effettuare un inquadramento clinico e una distinzione tra invecchiamento fisiologico (legato all’età), e alterazioni proprie dei disturbi neurodegenerativi (demenze): in entrambi i casi è possibile intervenire per stimolare le funzioni cognitive attraverso un progetto personalizzato in base alle caratteristiche del soggetto e “adattato” alle necessità espresse.
Come funziona?
Il progetto di intervento si struttura in due parti principali. Vi è una prima parte di valutazione neuropsicologica, che si suddivide a sua volta in un colloquio individuale mirato alla raccolta di informazioni riguardanti la storia di vita, gli interessi e le peculiarità del soggetto, seguito da un’indagine delle funzioni cognitive attraverso la somministrazione di test specifici.
Sulla base di ciò che emerge, si prosegue con la proposta di interventi di stimolazione o potenziamento cognitivo che possono essere individuali o di gruppo. Durante il percorso, vi sarà un monitoraggio continuo dell’andamento del singolo e del gruppo e un continuo riadattamento da parte delle neuropsicologhe della strutturazione delle sedute.
A chi è rivolto?
Ad adulti e anziani con invecchiamento fisiologico o patologico e a tutti gli individui che vogliono mettersi in gioco e tenere in allenamento la propria “testa” attraverso giochi cognitivi, con lo scopo di mantenere in salute uno degli organi più importanti, il cervello, parallelamente a come si mantiene in forma il proprio corpo con l’esercizio fisico (passeggiata, palestra, ballo).
Diversi bisogni, diversi interventi!
In caso di patologia, strutturiamo percorsi di stimolazione atti ad intervenire sulla sfera cognitiva, emotiva e comportamentale dell’individuo, potenziandone le capacità residue e limitando o rallentando la progressiva perdita funzionale e la compromissione cognitiva.
In caso invece di invecchiamento fisiologico, legato quindi esclusivamente all’età, sempre maggiore importanza riveste il concetto di prevenzione, con proposta di percorsi di potenziamento cognitivo, volti ad allenare la mente e le funzioni cognitive, promuovere la socializzazione e la partecipazione attiva, rallentando di conseguenza questo normale processo di declino.
Perché i gruppi?
L’assetto gruppale è fortemente consigliato in un percorso di stimolazione cognitiva: il gruppo rappresenta un luogo positivo di confronto, condivisione e socializzazione, al punto da diventare esso stesso uno strumento per il benessere complessivo dell’individuo. Inoltre, la possibilità di condividere i propri vissuti
permette di elaborare e affrontare il più serenamente possibile le difficoltà incontrate, in un clima di reciproco rispetto e sostegno continuo.
Saranno, dunque, privilegiati piccoli gruppi (massimo quattro persone) sia per conformarsi alle linee guida in termini di prevenzione del contagio da COVID-19 sia per strutturare un percorso ad hoc all’interno di un gruppo omogeneo, dedicando al singolo lo spazio necessario per esprimersi.
Nonostante sia da preferire la presenza in gruppo, è possibile effettuare anche percorsi individuali, in base alle richieste, caratteristiche e disponibilità dell’utenza.
E poi?
Al termine del percorso sono previste sedute di rivalutazione neuropsicologica volte ad osservare l’andamento di ciascun partecipante al gruppo, registrando anche il grado di benessere complessivo esperito; in base poi alla volontà e alla disponibilità di ciascuno sarà possibile creare eventuali nuovi percorsi di stimolazione e potenziamento.
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Le nostre psicologhe:
Elena Balocco, psicologa, iscritta all’Ordine degli Psicologi del Piemonte. Attualmente Neuropsicologa e Psicoterapeuta in formazione presso la Scuola di Specializzazione in Neuropsicologia e Psicoterapia di Torino, ha frequentato un Master in Neuropsicologia Clinica dell’Adulto e dell’Anziano. La sua formazione specifica e il suo interesse si rivolgono principalmente alla valutazione e al trattamento neuropsicologico di soggetti affetti da malattie neurodegenerative (in particolare Demenze) o con cerebrolesioni acquisite (principalmente ictus e traumi cranici), nonché al sostegno psicologico rivolto sia ai pazienti che ai loro caregiver.
Monica Boggio, psicologa, iscritta all’Ordine degli Psicologi del Piemonte. Attualmente Psicoterapeuta in formazione presso il Centro Clinico Crocetta, Scuola di Psicoterapia ad orientamento cognitivo. In ambito evolutivo, collabora con associazioni che operano con bambini e ragazzi con ritardo cognitivo e con Disturbi Pervasivi del Neurosviluppo, in particolare bambini e ragazzi affetti da Disturbo dello Spettro Autistico. E’ esperta in Neuropsicologia Clinica, ambito nel quale ha approfondito la sua formazione attraverso un Master in Neuropsicologia Clinica dell’Adulto e dell’Anziano. La sua principale esperienza lavorativa in questo campo comprende la somministrazione di test neuropsicologici utilizzati per la valutazione neurocognitiva di pazienti adulti e anziani con lesioni cerebrovascolari e la pianificazione del trattamento riabilitativo delle funzioni cognitive in setting individuale e di gruppo.
Irene Cardonatti, psicologa clinica e di comunità, iscritta all’Ordine degli Psicologi del Piemonte. Attualmente Psicoterapeuta in formazione presso lo Studio Torinese Psicologia Cognitiva (STPC). Ha svolto i tirocini formativi universitari in ambito neuropsicologico, prima presso il presidio sanitario San Camillo di Torino ed in seguito a Luserna San Giovanni presso il centro Re Carlo Alberto e nell’ambulatorio di Psicogeriatria dell’ASL TO3 di Pinerolo; ha studiato ed approfondito le patologie legate all’invecchiamento (in particolare le Demenze) interessandosi ai vissuti personali sia delle persone colpite da tali patologie che dei familiari e dei caregiver che si trovano ad affrontare tale percorso
Recensioni sui nostri servizi
Oltre la diagnosi c’è la vita è un progetto molto interessante e soprattutto utile per chi non conosce la malattia, e per chi si trova a dover aiutare un famigliare e non sa come muoversi.
PRISCA
In merito all’assistenza sino ad oggi assicurata, voglio sottolineare la grande disponibilità, la sicura professionalità e la grande umanità delle persone che di volta in volta si sono succedute. Un grande plauso agli operatori!
CLAUDIO
Il corso “Il caregiver” è stato molto interessante, soprattutto per la professionalità dei docenti, che mi hanno permesso di chiarire molti dubbi sorti negli anni!! La ciliegina sulla torta è stata quella che mi ha permesso, dopo 10 anni di inattività a causa dei figli piccoli, di trovare un’occupazione part-time come assistente familiare, che mi sta dando tantissime soddisfazioni, soprattutto sul piano emotivo.
NADIA